giovedì 27 aprile 2017

MAXXI IMMERSIONE NELL'ARTE CONTEMPORANEA: in visita al Museo delle Arti del XXI secolo

Il MAXXI è un museo speciale, dedicato all'Arte e all'Architettura contemporanee. Questo vuol dire che non vi si trovano solo opere tradizionali, ma anche fotografie, video, plastici, ologrammi, ecc... L'edificio è stato realizzato dall'architetto anglo-irachena ZAHA HADID, ed è  stato scelto tra 273 candidati provenienti da tutto il mondo. E' stato selezionato per la sua capacità di integrarsi nel tessuto urbano e per le forme architettoniche innovative: visto dall'alto infatti la forma somiglia a un intrico di strade e, anche all'interno, non ci sono delle vere e proprie stanze, ma un unico percorso che attraversa i vari spazi.




Per la prima volta alcune classi del nostro istituto sono andate a visitare questo museo. Alcuni di noi erano già preparati: avevamo visto il sito e le opere e le mostre che avremmo incontrato.
Nonostante questo, è stata una sorpresa: ci ha colpito che non ci fossero pareti simmetriche, dritte, infatti è tutto curvo e sporgente. Dal di fuori un enorme corpo è in aggetto e sembra quasi sospeso in aria. Nella sala superiore, alla fine di uno dei percorsi, sembra quasi di scivolare e cadere nel vuoto!
La guida ci ha descritto i vari materiali che sono stati utilizzati per la costruzione del MAXXI: ricordiamo soprattutto un tipo di cemento, utilizzato spesso in Giappone, che viene mescolato a una cera speciale per risultare particolarmente liscio, come se fosse marmo. La luce arriva solo dal soffitto (infatti non ci sono finestre) da lucernari che, se serve, possono essere oscurati. Inoltre, vi sono dei binari nascosti nelle travi del soffitto nei quali scorrono delle pareti che possono essere rimosse, quando è necessario ampliare gli spazi per le esposizioni.

Tra le opere che abbiamo visto, ci ha colpiti una specie di "tappeto" che in realtà era il pavimento di una prigione; l'artista voleva farci confrontare con lo squallore, l'usura e la bruttezza delle carceri. La più bella mostra, però, è stata quella della fotografa: LETIZIA BATTAGLIA, allestita in una grande stanza dove le fotografie erano appese al soffitto con dei cavi e si aveva l'impressione di "entrare" nel suo mondo, passando tra i vari pannelli. Letizia Battaglia è conosciuta come la "fotografa della mafia": infatti ha fotografato tutti gli eventi significativi legati alla mafia, come la morte dei giornalisti o giudici famosi, come ad esempio la scena dell'esplosione che ha causato la morte del giudice Borsellino.

Vi invitiamo a visitare musei come questi, anche per capire che l'arte sta cambiando!